Lavorazione a cera persa

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La lavorazione a "cera persa" ha origini davvero antiche: conosciuta fino dal quarto millennio a.C., ne sono state trovate testimonianze  in Mesopotamia, Grecia, Egitto e, risalendo, nell'America precolombiana fino ad oggi, dove il procedimento - concettualmente invariato -beneficia comunque del livello tecnologico della nostra epoca. 
Il procedimento è conosciuto anche con il nome di "microfusione".

Il procedimento consiste nella realizzazione del modello originale del quale saranno poi replicate le copie.  
Dopo aver preparato il "prototipo" in oro o in altro materiale, viene eseguito un apposito calco in gomma, riutilizzabile molte volte e nel quale potrà essere colata della cera fusa.
Aprendo il calco, si potrà estrarre una copia in cera del modello originale.
La sequenza dovrà essere ripetuta tante volte quanti sono gli oggetti che si desidera replicare.

Ciascuna copia in cera sarà assemblata su un supporto di cera centrale:  l'immagine finale assomiglierà ad un albero con tanti rami che terminano con la copia in cera del modello originale .
La struttura così ottenuta sarà immessa in un cilidro metallico destinato ad essere riempito con un apposito impasto refrattario a base di biossido di silicio (cristobalite), apparentemente simile al gesso, abbastanza liquido ma in grado di solidificare resistendo poi alle alte temperature.
Per facilitare il compattamento e la degassazione del refrattario, il cilindro viene sottoposto vibrazione e depressione in una specifica campana sottovuoto.
Successivamente il cilindro sarà posto in forno nel quale sarà assoggettato a temperature di circa 200°, secondo una precisa curva di riscaldamento. 
Questo consentirà l'indurimento del refrattario, lo scioglimento e l'eliminazione totale della cera, nonchè il preriscaldamento necessario per ricevere il getto di oro fuso, che riempirà tutti gli spazi laciati liberi dalla cera.
Dopo il raffreddamento,  il cilindro di metallo potrà essere aperto per estrarre l'impasto refrattario, destinato ad essere rotto.
Dal suo interno emergerà quindi "un alberello" in oro, con tanti rami, dalla cui estremità potrà essere recisa ciascuna copia fedele al modello originale.
Ciascun singolo oggetto dovrà poi essere completato e rifinito a mano.

Nota
Il procedimento a cera persa può essere utilizzato anche per la creazione di un solo gioiello originale.
Nel caso di gioielli con una struttura particolarmente articolata, come  figure tridimensionali o in bassorilievo, è possibile realizzarli scolpendoli direttamente in cera.
Tale realizzazione richiede necessariamente capacità scultorie non indifferenti, tenuto anche conto delle piccole dimensioni degli oggetti.  
Seguirà poi il procedimento sopradescritto, durante il quale il manufatto in cera andrà perduto, consentendo così la realizzazione di un gioiello esclusivo ed irripetibile.

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